Qual è il sugo che preferite? La mia preferenza cambia ogni stagione. Ci sono, però, alcune ricette che volentieri mi piace rifare e se dovessi sceglierne solo una, punterei sul sugo con verdure arrosto. Pur essendo un condimento molto semplice – senza alcun ingrediente ricercato – è davvero unico e delizioso. L’unica “difficoltà” sarà forse nel dedicare dell’attenzione che si deve prestare relativamente alla scelta delle verdure e al modo in cui vanno cotte.
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Vellutata di pomodori e peperoni arrosto
Chi mi conosce sa che dal mese di settembre in poi continuo ad arrostire le verdure per poi farne dei piatti deliziosissimi: vuoi sughi, vuoi stufati o zuppe come questa meravigliosa vellutata di pomodori arrostiti unitamente a due peperoni e ad una cipolla. Si tratta di un piatto leggerissimo, ma dà piena soddisfazione ed è anche completo in quanto la zuppa viene servita con lenticchie rosse e, volendo, qualche crostino di pane o una bruschetta con aglio e olio. I più golosi possono servirla anche con una cucchiaiata di pesto verde.
Morbidissime polpette di lenticchie e tofu
Ciao ragazzi, che si dice dalle vostre parti? Dato che da me il meteo fa un po’ di capricci e non si capisce più nulla, mi consolo con un bel piatto: polpette di lenticchie su letto di verdure arrosto (pomodori, peperoni, melanzana, cipolle e zucchine). Questo evergreen può essere realizzato in qualsiasi stagione e le polpette possono essere accompagnate anche solo con un purè di patate, patatine fritte, in un piatto di pasta, in un panino imbottito o con semplice sugo al pomodoro.
È una ricetta che avrei dovuto pubblicare già da molto tempo in quanto, vi assicuro, le polpette piacciono anche ai più scettici delle lenticchie e della cucina vegan in generale. Il segreto di una buona riuscita di questo secondo, sta non solo nell’usare delle spezie e degli aromi giusti i quali gli attribuiscono una personalità forte, ma anche nell’aggiungere all’impasto delle noci e del tofu (in alternativa potete usare il miglio).
Tartare di pomodori e zucchina grigliata
La tartare tradizionale è una pietanza di carne cruda tritata finemente. Così dicono molte ricette, ma avete mai pensato come sarebbe il mondo se tutti perdessero la testa per un’elegante tartare a base di un mix di pomodori e di zucchina grigliata?
La ricetta che vi propongo oggi è una vera e propria delizia dalle varie consistenze sia cotte sia crude servita con una sorprendente miscela di yogurt vegetale, curcuma e scorza di limone e poi guarnito con un cucchiaio di capperi, prezzemolo e cipollotto tagliato finemente. Se si serve in tal maniera, è un ottimo antipasto, ma se viene proposta su un letto di insalatina mista si trasforma facilmente in un delicato secondo. Si abbina alla perfezione anche a una baguette abbrustolita o del normale pane tostato.
Il metodo per la sua realizzazione è davvero semplice e riesce bene anche ai principianti e a chi si sente impacciato in cucina, per cui non dovete aver timore e preparate la vostra prima tartare al 100% vegetale.
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Chili con fagioli e cioccolato

Lo so, a prima vista il nome di questa ricetta potrebbe forse sembrare un po’ azzardato e la combinazione di fagioli e cioccolato non sarà una cosa a cui avreste mai pensato. Vi posso, tuttavia, assicurare che questo stufato (chiamato anche chili sin carne con chocolate fatto solitamente a base di soffritto, spezie, pomodoro, fagioli e altri elementi a scelta) è una delle migliori ricette che si possano preparare in questo periodo. E questo non solo per il fatto che si tratta di un comfort food per eccellenza (ossia un aromatico piatto che vi scalderà il cuore e l’anima), ma in quanto la somma degli ingredienti appena menzionati dona un’armonia inedita e piacevole per il palato. A confermarlo sono stati diversi studi e verifiche nell’ambito del food pairing, come per esempio “La Grammatica dei sapori” di Niki Segnit. L’autrice, nel capitolo dedicato al sapore tostato, descrive quanta armonia vi sia nel connubio tra il cioccolato e il peperoncino oppure, per l’appunto, con il pomodoro. Ma non finisce qui: sfogliando il libro vi potrete imbattere nel capitolo sui sulfurei e leggere che soffriggere il cavolfiore nell’olio gli dà una marcia in più, per non parlare di quanto sia buono abbinato al cioccolato.
Vellutata di pomodori al lime

I primi giorni dell’autunno fanno venire voglia di qualcosa di leggero ma nello stesso tempo avvolgente e corroborante. Proprio per questo oggi vi vorrei proporre la ricetta per una super vellutata al triplo pomodoro e lime! La zuppa al pomodoro è un classico di molte cucine internazionali e quindi ogni cuoca avrà un proprio metodo per la sua realizzazione: c’è chi la prepara a base di brodo, qualcun altro usa invece il solo concentrato di pomodoro; ad altri piace usare spezie particolari come cannella e zenzero. Gli amanti delle erbe preferiscono invece aromatizzare con levistico, sedano oppure aneto. Ma non finisce qui perché c’è chi serve la sua crema di pomodoro con miglio, riso, pasta corta o semplice pane abbrustolito e invece a qualcun altro piace mangiarla cosi com’è.
Gnudi di miglio con ortica
Ho sempre lodato il miglio non soltanto perché sia un super food, ma perché è molto versatile in cucina. Se cotto e poi frullato, si trasforma completamente e può fare da legante in diverse preparazioni sia dolci sia salate oppure assomigliare alla ricotta. Cucinato nella maniera che vi indico qua sotto può essere usato per la realizzazione degli gnudi vegani che, originariamente, sono ravioli, appunto, “nudi” -senza la pasta esterna- a base di ricotta e spinaci.
Proprio per questo nella ricetta di oggi vi propongo di realizzare gli gnudi al 100% vegan a base di miglio e poi servirli sul letto di sugo rosso con pomodorini arrosto. Si tratta di un piatto molto leggero, nutriente e bellissimo a vedersi che farà colpo su chiunque, vegano e non!
Harira: zuppa di pomodori alla marocchina
Gli amanti della cucina marocchina sapranno che uno dei suoi piatti di bandiera è la harira: una zuppa cremosa a base di pomodori, lenticchie e ceci con un leggero retrogusto di cumino e coriandolo. Non importa in quale parte di Marocco vi troverete perché la harira è un piatto base che amano tutti e quindi va servita ovunque: sia presso bancarelle di strada sia in ristoranti di lusso. L’unica cosa che cambia sono gli accompagnamenti.
Indecisi se mangiarla semplice o con pasta, riso o semolino? Con fettine di sedano o semplici patate? Con datteri o pezzetti di lime o forse con entrambi? La risposta ve la daranno i venditori di strada, soprattutto quelli che ne vendono una sola versione e la servono da un unico pentolone. Riconoscerete chi di loro vende la migliore harira dalla lunghezza di fila: più lunga è, più buona sarà la zuppa servita. Una volta scelto dove ordinare la vostra, potreste dover attendere addirittura una decina di minuti per essere serviti e poi mangiarla in piedi, ma vi assicuro che tutte queste scomodità valgono la pena. In fin dei conti, che cosa può essere di migliore se non una fumante crema di dolcissimi pomodori e legumi servita con succo di lime e mangiucchiata con freschi e carnosi datteri Medjool?
Facilissimo sugo di zucca arrosto
Si dice che il piatto più facile da preparare sia la pasta con il pesto acquistato al supermercato. Come dimostra però questa ricetta, se avete a casa un pezzo di zucca e una manciata di funghi, in un quarto d’ora potete preparare un pentolone pieno di pasta con golosissima e aromaticissima salsa che sa di autunno.
Il sugo di zucca e funghi è sicuramente un classico tra i primi della cucina italiana, ma oggi vi vorrei proporre la sua variante con zucca, appunto, arrostita al forno e arricchita con pomodori secchi: tre ingredienti che che si completano a vicenda, creando un’aspettata armonia di sapori.
La salsa che viene fuori è bilanciata: leggermente dolce ma ben condita e, cosa più importante, non richiede una cottura prolungata.
Allora, che fate? La proverete?
Spaghetti di zucchine al pesto di ortiche
La moda di mangiare il pesto al basilico ha oltrepassato i confini italiani molti anni fa e oggigiorno, in altri Paesi europei, non c’è quasi nessuno che non ne abbia sentito parlare. Nel mio Paese d’origine, è tendenza tra gli innamorati quella di ordinare al ristorante la pasta al pesto durante un rendez-vous, le cuoche ambiziose lo preparano da loro con le foglie di basilico cresciute in vasetto sul balcone, e chi ha meno tempo se lo compra pronto in uno dei supermercati di catena.
Tanti dimenticano che il pesto può essere benissimamente fatto non solo di basilico – è altrettanto buono se preparato di rucola, coriandolo, finocchietto, prezzemolo, levistico oppure con … ortiche.