Tag: pomodori

Tabulé con quinoa ed erbe aromatiche

Tabulé, tabuli, tabbouleh, tabuleh o تبولة? Non importa come scrivete il nome di questa deliziosa pietanza mediorientale: ciò che conta davvero è che la provate a fare almeno una volta nel periodo estivo, quando le erbe aromatiche e i pomodori sono di stagione.

Per chi non lo sapesse, originariamente il tabulé è un’insalatona a base di erbe aromatiche (prezzemolo, cipollotto e menta), grano bulgur, pomodorini e cetrioli freschi. Il tutto va irrorato con un’abbondante spremuta di limone e olio extra vergine di oliva. Una vera sferzata di salute con un alto contenuto di vitamina C e ferro (una cosa importantissima per tutti coloro che seguono lo stile di vita plant based).

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Morbidissime polpette di lenticchie e tofu

Ciao ragazzi, che si dice dalle vostre parti? Dato che da me il meteo fa un po’ di capricci e non si capisce più nulla, mi consolo con un bel piatto: polpette di lenticchie su letto di verdure arrosto (pomodori, peperoni, melanzana, cipolle e zucchine). Questo evergreen può essere realizzato in qualsiasi stagione e le polpette possono essere accompagnate anche solo con un purè di patate, patatine fritte, in un piatto di pasta, in un panino imbottito o con semplice sugo al pomodoro.

È una ricetta che avrei dovuto pubblicare già da molto tempo in quanto, vi assicuro, le polpette piacciono anche ai più scettici delle lenticchie e della cucina vegan in generale. Il segreto di una buona riuscita di questo secondo, sta non solo nell’usare delle spezie e degli aromi giusti i quali gli attribuiscono una personalità forte, ma anche nell’aggiungere all’impasto delle noci e del tofu (in alternativa potete usare il miglio). 

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Shakshuka con melanzane: eccellenti pomodori in padella

Chi ama la cucina mediorientale e nordafricana probabilmente conoscerà già la ricetta originale per la shakshuka, ovvero per le uova cotte in padella nel saporito sugo di pomodoro con spezie.

Io stessa avevo sentito parlare molto bene di questa delizia, ma l’ho assaggiata per la prima volta soltanto tre anni fa in occasione di un mio viaggio in Israele. Il bistrò in cui mi ero recata l’offriva anche con un’opzione vegan con del tofu affumicato al posto delle uova. Ovviamente l’ho ordinata e non vi dico che sublime bontà!

Quando sono tornata a casa, ho riproposto la shakshuka con molte altre varianti come patate, peperoni, zucca arrosto, cavolo cappuccio, lenticchie e ceci. Tutte le versioni si sono rivelate deliziose, ma nessuna riesce a battere quella con melanzane, pomodori secchi e avocado che ho il piacere di presentarvi oggi!
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Salmone vegano o pomodori salmonati

L’idea delle verdure salmonate non è una novità di sé per sé ed esiste nella blogosfera dei foodies vegani da oramai molti anni; tuttavia, considerate le festività pasquali in arrivo, penso che sia una bella idea quella di condividere qualche ricetta per degli antipasti al 100% vegetali.

Se siete dei follower di qualche blogger anglosassone, vi sarete imbattuti più che altro in delle ricette a base di carote salmonate dal simpatico nome di carrot lox, carrot gravlax o, semplicemente, “salmone vegano”. Su Internet ci sono così tante ricette per le verdure che imitano il salmone che è difficile risalire all’autore originale. Personalmente, per la prima volta ho assaggiato su una bruschetta il pomodoro salmonato quando lavoravo ancora al Kaffi Vinyl (che era rinomato per essere il primo ristorante vegano islandese, ma ai giorni d’oggi non c’è più) e una mia collega l’aveva inserito sul menu per una serata a tema.

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Tartare di pomodori e zucchina grigliata

La tartare tradizionale è una pietanza di carne cruda tritata finemente. Così dicono molte ricette, ma avete mai pensato come sarebbe il mondo se tutti perdessero la testa per un’elegante tartare a base di un mix di pomodori e di zucchina grigliata?

La ricetta che vi propongo oggi è una vera e propria delizia dalle varie consistenze sia cotte sia crude servita con una sorprendente miscela di yogurt vegetale, curcuma e scorza di limone e poi guarnito con un cucchiaio di capperi, prezzemolo e cipollotto tagliato finemente. Se si serve in tal maniera, è un ottimo antipasto, ma se viene proposta su un letto di insalatina mista si trasforma facilmente in un delicato secondo. Si abbina alla perfezione anche a una baguette abbrustolita o del normale pane tostato.
Il metodo per la sua realizzazione è davvero semplice e riesce bene anche ai principianti e a chi si sente impacciato in cucina, per cui non dovete aver timore e preparate la vostra prima tartare al 100% vegetale.

Guardate i dettagli e fatemi sapere su Instagram o Facebook che ne pensate! <3

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Minestrone di verdure arrosto

La ricetta per il minestrone con verdure arrosto l’avrei dovuta pubblicare molto tempo fadiciamo già da numerosi anniin quanto è un must che preparo almeno una volta sia durante l’autunno sia l’inverno. Ciò che rende questa minestra così spettacolare e leggera, è il metodo di preparazione, ossia la cottura prolungata nel forno delle verdure scelte accuratamente. Questo passaggio non complica per nulla la realizzazione della ricetta; anzi, fa che il minestrone si cuocia davvero in pochissimo tempo e che le verdure rimangano sode e succose. Inoltre, la cottura al forno fa che i vegetali cambino la loro consistenza, diventando più morbidi, delicati e molto saporiti allo stesso tempo. Semplicemente squisiti!

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Fagioli bianchi arrosto al vino bianco e lime

È da un bel po’ che volevo postare la ricetta per i fagioli bianchi arrosto e considerato il freddo di questi giorniritengo che questo sia il momento perfetto per accendere il forno.
Il metodo per la realizzazione di questa ricetta è molto semplice e il piatto che ne scaturisce è proprio eccezionale. E ciò per il fatto che la cottura prolungata al forno è in grado di trasformare in un piatto da urlo anche degli ingredienti così umili come lo sono i fagioli bianchi e la cipolla.
Come tocco finale, mi piace servire questa pietanza con dei pomodori secchi sott’olio e del cavolo nero saltato in padella, ma a dire il vero potreste usare qualsiasi altro ingrediente come, per esempio, i carciofi, le nocciole tostate, il minestrone, la polenta, gli gnocchi, la pasta, i cereali cotti e … chi più ne ha, più ne metta!

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Nasi goreng: riso in padella all’indonesiana

Se siete amanti della cucina indonesiana, sicuramente vi siete imbattuti nel nasi goreng, una delle ricette simbolo di questo Paese. 
Chi non l’ha ancora assaggiato né ne abbia mai sentito parlare deve sapere che nasi goreng significa “riso fritto”, anche se al dire il vero è bollito e poi passato in padella. Nonostante questa terminologia alquanto umile, è un piatto a dir poco fantastico: è squisito, leggero e al tempo stesso molto nutriente e saziante e per di più se ne può facilmente fare una versione vegana! 

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Vellutata di pomodori al lime

I primi giorni dell’autunno fanno venire voglia di qualcosa di leggero ma nello stesso tempo avvolgente e corroborante. Proprio per questo oggi vi vorrei proporre la ricetta per una super vellutata al triplo pomodoro e lime! La zuppa al pomodoro è un classico di molte cucine internazionali e quindi ogni cuoca avrà un proprio metodo per la sua realizzazione: c’è chi la prepara a base di brodo, qualcun altro usa invece il solo concentrato di pomodoro; ad altri piace usare spezie particolari come cannella e zenzero. Gli amanti delle erbe preferiscono invece aromatizzare con levistico, sedano oppure aneto. Ma non finisce qui perché c’è chi serve la sua crema di pomodoro con miglio, riso, pasta corta o semplice pane abbrustolito e invece a qualcun altro piace mangiarla cosi com’è. 

 

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Harira: zuppa di pomodori alla marocchina

Hariraa

Gli amanti della cucina marocchina sapranno che uno dei suoi piatti di bandiera è la harira: una zuppa cremosa a base di pomodori, lenticchie e ceci con un leggero retrogusto di cumino e coriandolo. Non importa in quale parte di Marocco vi troverete perché la harira è un piatto base che amano tutti e quindi va servita ovunque: sia presso bancarelle di strada sia in ristoranti di lusso. L’unica cosa che cambia sono gli accompagnamenti.

Indecisi se mangiarla semplice o con pasta, riso o semolino? Con fettine di sedano o semplici patate? Con datteri o pezzetti di lime o forse con entrambi? La risposta ve la daranno i venditori di strada, soprattutto quelli che ne vendono una sola versione e la servono da un unico pentolone. Riconoscerete chi di loro vende la migliore harira dalla lunghezza di fila: più lunga è, più buona sarà la zuppa servita. Una volta scelto dove ordinare la vostra, potreste dover attendere addirittura una decina di minuti per essere serviti e poi mangiarla in piedi, ma vi assicuro che tutte queste scomodità valgono la pena. In fin dei conti, che cosa può essere di migliore se non una fumante crema di dolcissimi pomodori e legumi servita con succo di lime e mangiucchiata con freschi e carnosi datteri Medjool?

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