Oggi vi volevo presentare una ricetta autunnale per chi ha poco tempo per cucinare e ama la zucca quanto me: una riscaldante vellutata, servita con peperone rosso e coriandolo.
La zucca è una verdura universale che può essere usata in cucina in molteplici modi. Con la sua polpa si possono preparare delle zuppe, frittelle, il ripieno per le crêpes, dolci … I suoi semi invece si possono aggiungere in un’insalata o in un dolce, e l’olio di semi di zucca andrebbe per esempio usato per il dressing per le insalate.
Questo vegetale contiene pochissime calorie (27 kcal in 100 gr di polpa), sazia velocemente ed è una ricca fonte di fibra. Inoltre, contiene il beta carotene e protegge dai radicati liberi. I suoi semi hanno un alto contenuto di zinco e di lecitina, accelerano il metabolismo e hanno delle proprietà benefiche per le funzioni del cervello.
La polpa cruda della zucca è piuttosto acquosa e priva del gusto. Soltanto dopo averla cotta e condita, il piatto in base a questa verdura acquisisce un gusto particolare.
Le speci invernali di zucca si possono conservare fino a 6 mesi in un luogo fresco e asciutto. Una volta sbucciata e tagliata a cubetti puó essere anche congelata.
Categoria: Zuppe e minestre
Minestra di pomodori e lenticchie
La ricetta di oggi rappresenta un piatto che unisce un po’ l’appena finita estate e l’inizio dell’autunno, vale a dire la vellutata di pomodori con lenticchie. È una minestra molto nutriente, anche se di soli vegetali, fatta di lenticchie verdi, pomodori e un’aggiunta di verdure. L’ho condita con il cumino e il coriandolo assecchito, ossia con le spezie che aggiungo quasi sempre quando cucino le lenticchie, non solo perché danno un gusto particolare a questo vegetale, ma perché facilitano la sua digestione.
Per fare questa minestra, mi sono ispirata a Carole Clements, la quale aveva preparato una simile ricetta con le stesse spezie. La differenza sta nella base del procedimento: anizttutto ho cotto separatamente le lenticchie e per prepararle ho utilizzato del brodo vegetale al posto di sola acqua. Inoltre, anziché frullare tutto insieme, ho cotto a parte le verdure e, quando erano pronte, le ho passate con uin passino, il che ha fatto sì che il mio passato si ossidasse un pochino meno e non perdesse così il suo intenso color rosso.
Quando la mia minestra era pronta, l’ho condita la salsa di soya, una spruzzata di limone, un po’ di peperoncino e pepe macinato al momento.
Gazpacho con mandorle tostate
Il pomodoro, che è considerato uno dei mattatori della cucina italiana vive il suo splendore in questo periodo.
Rosso passione, poche calorie e tante vitamine oggi si presenta nella veste di gazpacho atipico, con mandorle tostate, pane e aglio.
Il più noto gazpacho pare sia quello di Siviglia, chiamato genericamente ”gazpacho Andaluso”, ove oltre il pomodoro va usato anche il peperone, il cetriolo e la cipolla.
In un gergo poco nobile prende il nome di minestra cruda, ma divina per il palato quando si trasforma in una crema omogenea data dall’uso dei pomodori ben maturi frullati per tanto tempo insieme agli altri ingredienti. Fare attenzione, all’inizio, al taglio dei pomodori in base alla potenza del frullatore.
Minestra di verdure novelle
È una zuppa estiva con fagiolini, patate, broccoli, asparagi, un’enorme manciata di verdure a foglia come: erbe fresche (basilico e dragoncello), finocchietto, prezzemolo ed erba cipollina, addensata alla fine con la farina di ceci e un poco di panna di soia.
Oltre a questo, è stata fatta in base alla cucina macrobiotica, la quale, oltre al consumo bilanciato di alimenti Yin e Yang, e dei cibi biologici, consta nella preparazione deli piatti seguendo l’ordine preciso delle ricette.