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Piparkökur: facili biscotti natalizi islandesi

Che Natale sarebbe senza biscotti, che siano a forma di omini, speziati o con frutta secca? Dato che vivo in Islanda, mi sento ancora più spronata a realizzarli nel periodo natalizio, in quanto qui sono un qualcosa d’importante per le feste.

Ogni islandese che conosco mi ha ribadito che è una radicata tradizione quella di realizzare ogni anno 5 – 6 tipi di biscotti natalizi, coinvolgendo in quest’attività amici e familiari.

Tra quelli più famosi ci sono i lakkrístoppar (meringhe alla liquirizia), le sörur (una specie di macaron ricoperti con cioccolato), i cookies con gocce di cioccolato di diversi tipi e, ovviamente, i famosissimi piparkökur, ovvero i sottilissimi biscotti speziati con l’aggiunta di pepe (pipar in islandese, da qui il loro nome). Il pan di zenzero è in verità conosciuto in tutto il mondo, ma la variante islandese prevede due peculiarità: all’impasto va aggiunto, appunto, del pepe, rendendoli in questa maniera un leggermente “piccantini” per il palato (il che contrasta perfettamente con la dolcezza sia dell’impasto sia della ghiaccia reale) e poi l’impasto va steso con uno spessore di circa 2 – 3 mm, in maniera tale da farli sottilissimi.
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Luoghi di perdizione vegan a Reykjavík

Vista su Reykjavik dalla chiesa Halligrimskirkja

Se vi si chiedesse della tradizionale cucina islandese che cosa vi verrebbe in mente? Fatemi indovinare: skyr, pesce essiccato, squalo putrefatto, bistecca di balena e zuppa di aragosta?! Se la vostra risposta è una di queste, dovete preparare uno zaino e partire al più presto per un viaggio culinario a Reykjavík!

In effetti, ancora qualche anno fa, lo scenario gastronomico islandese in chiave vegan non era molto ricco. Recentemente, però, la situazione è cambiata e si può andare nella piccolissima capitale islandese per vivere un’esperienza vegan davvero indimenticabile.

Nonostante il fatto che a Reykjavík operino solo tre ristoranti al 100% vegani, ce ne sono parecchi ristornati vegetariani, per non parlare di molteplici punti ristoro vegan-friendly (lo è praticamente ogni ristorante onnivoro). È, dunque, possibile non solo pranzare e cenare mangiando bene e salutare, ma anche fare una bella colazione vegan in quanto i vari coffee shops (la cultura del caffé è qui molto diffusa e ben radicata) e ristoranti hanno nei loro menù latte vegetale (con una possibilità di scelta tra il latte di soia, avena e mandorle!) e dolcetti senza derivati animali. Tra un pasto e l’altro potete fare un salto in qualsiasi supermercato, anche il più piccolo, perché lo troverete ben preparato per i turisti vegan: potrete acquistarci non solo wraps e panini vegan ma anche salse, stuzzichini e dolciumi al 100% vegetali che letteralmente vi salveranno la vita quando vi recherete nel deserto hinterland islandese.

Allora? Pronti per una buonissima gita su quest’isola distante?

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